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Ha varie e svariate esperienze, tra le quali una "prolungata"
permanenza in un'agenzia pubblicitaria...che "segnerà" la sua esistenza,
pensando di "saper fare" della ceramica....(visto che lo aveva studiato!)
nel 1976 DC...inizia l'odissea del Salbaneo!!!
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...el salbaneo...questo sconosciuto...
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Comincia a sperimentare l"alta temperatura": 1280°:
con il gres prima, e a seguire la porcellana, comincia un lavoro di ricerca, sia formale...
che di qualità, nella produzione di piccola serie.
Nel l' 82 il primo riconoscimento:
"TERRA&TERRA UNO" qualità e ricerca nella piccola serie"
...a Cerro di Laveno Mombello.
Inizia così a misurarsi con una costante presenza a mostre...
sopratutto commerciali....e concorsi; collabora con artisti e designer
nella realizzazione di prototipi e produzioni destinate alla commercializzazione.
La sua attività di ceramista "curioso" si esprime nella produzione di un'oggettistica
che spazia dal design "pulito" dei primi oggetti d'uso alla vena ironica cominciata
con i complementi d'arredo....che continua con i "cuchi" ( i "fischietti" veneti )..
dalla compattezza del refrattario, con cui realizza le "costruzioni"...
alla leggerezza della porcellana.....con la quale sviluppa una serie di oggetti ...
in buona parte "luminosi"....che "sfidano" la porcellana stessa.
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Questa figura è comunque presente nella tradizione popolare....direi di
tutte le regioni che hanno una tradizione contadina...con diversi nomi...
ovviamente...
...so di un "mazzariòl"...nel trevisano....un "guriuz" in friuli....e di un "scarcagniulu"
o "lauru" nel leccese...
( a questo proposito...se qualcuno può contribuire con altre "figure"...ben'accetto!)
...ma sempre con la "figura" del diavoletto rosso...del satiro ...
...io ho adottato questa sintesi, per raccontarlo...
el salbaneo: traduzione più o meno letterale de il folletto in
dialetto vicentino;
figura di probabile origine nordica, raffigurato
generalmente come satiro, con caratterizzazioni
diverse di zona in zona.
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...l'origine nordica, secondo me è data dall connotazione in qualche
modo pagana...legata al mondo della divinità e delle figure protagoniste
dei riti della cultura della terra..cultura, a mio modo di vedere,
più radicata nel nord europa, più protestante che cattolica...non a caso,
...ho comunque trovato conferma, in parte, a queste mie informazioni,
in alcune citazioni in rubriche "popolari" pubblicate dal Giornale di Vicenza,
quotidiano locale.......
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....dalla"coda"....del salbaneo...nasce
il segno grafico inserito nel logo dell'azienda...
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logotipo "prima edizione"....1976...
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marchio"a secco"
per tutta la produzione della linea "food"......gres e porcellana...
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"outline" a secco...
per la limitata produzione manuale al tornio....
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logotipo "rinfrescato"
con l'introduzione della porcellana....nell'84...
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primo marchio a secco per la linea "miks"...
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...e marchio a secco, ultima versione, per la linea "miks"...
oggettistica....
(qualche volta abbinato alla firma del design, sempre a secco)
diventato poi definitivo anche per la grafica..."aziendale".
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Dalla fine degli anni novanta c'è pure la decalcomania cobalto.....
ultima versione: 2015
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....quello che mi interessa...che mi affascina....
che mi emoziona...è la
"materia"!
...in tutti i suoi aspetti,
e avendo scelto di lavorare la "materia",
terra, nello specifico...
ho sempre puntato a valorizzare,
a mettere in risalto le peculiarità...
le "propietà" specifiche del "materiale".
Da questa premessa,
la scelta di produrre ad "alta temperatura"....
1280°!
I materiali che reggono i 1280°...
(gres e porcellana...)
hanno caratteristiche tecniche notevoli,
date dal fatto che raggiungono la soglia della
"fusione"......quindi "vetrificano"....
acquisendo una compattezza vitrea, appunto....
che, in soldoni, vuol dire che oltre ad una maggiore
resistenza meccanica agli urti,
(quindi ottimi per la produzione di oggetti d'uso...)
sono pure impermeabili....
non assorbono!
...questo ne permette l'uso senza rivestimento,
avendo così la possibilità di mettere in risalto
"tutte" le caratteristiche del materiale...
dal colore alla "grana"...
aggiungendo alla semplice esperienza visiva
anche quella tattile.
Oggetti, quindi, non solo da guardare....
ma da toccare....usare....
..."VIVERE"!
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La mia ricerca è cominciata con il gres...
oggetti d'uso...stoviglieria!
...ma il gres ha "colore"!
un'handicap per la "tradizione" del piatto!
Affrontando la porcellana mi sono chiesto cosa
potesse dare in più del gres...
oltre a piatti e oggetti "bianchi"!
...la porcellana è un gres "pulito"...
( o meglio, è il gres che è una porcellana "sporca")...
non ha impurità che le diano colore,
al massimo la puoi "virare" al blu cuocendola in
ambiente "riducente" (povero di ossigeno)...
puoi però lavorare sugli spessori,
ed a spessori sottili la "vetrificazione"
la rende "traslucida"!
...e cosa meglio della "luce"
per esaltarne questa propietà?!
Ed oltre agli spessori i "buchi",
per sfidare...provare a spostare i "limiti" del materiale!
Nascono così i "merletti"!
Nascono "oggetti luminosi" dove il vuoto avanza,
contendendo la scena alla materia...
ma se questa contesa può esserci su un'oggetto spento...
dove la contesa è in "bianco e nero" (materia e vuoto)...
una volta "acceso" il vuoto diventa luce....
e la materia, con le sue trasparenze,
acquista colore...corpo...
"VITA"!
...tornando protagonista...emozionando...
e lasciando l'interlocutore incredulo, quando
alla domanda: ...ma cos'è? ...gli si risponde:
PORCELLANA!
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costituzione de "el salbaneo" ed inizio della produzione in
piccola serie di oggetti in gres
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Terra & Terra Uno
qualità e ricerca nella piccola serie
Cerro di Laveno Mombello - Varese
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inizio produzione di oggetti decorativi e complementi d'arredo
con l'introduzione della porcellana
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Concorso oggetto o elemento per la decorazione della casa
Fiera di Padova - opera selezionata design Stefano Vicari
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Arti Decorative - Forme e Colori
Triennale di Milano
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Mostra Convegno Koinè
Concorso per un'oggetto liturgico - opera selezionata
Vicenza
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Mostra della Ceramica Città di Castellamonte
Castellamonte - Torino
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Abitare il Tempo
Verona
Regione Veneto - collaborazione con Franco Poli
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Mostra della Ceramica Città di Castellamonte
Castellamonte - Torino
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3^ Rassegna Biennale Internazionale
del Fischietto in Terracotta
Canove di Roana - Vicenza
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Palladium Fire Building
elaborazione su una stufa di e per Ceramica Castellamonte
Castellamonte - Torino
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5^ Rassegna Biennale Internazionale
del Fischietto in Terracotta
Canove di Roana - Vicenza
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collettiva Vicenza |
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3° Concorso Internazionale dei Cuchi Città di Asolo
Asolo - Treviso
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4^ mostra concorso sui fischietti in terracotta
Fammi un Fischio
Pertusio - Torino
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"Rugiada 44"
installazione nel giardino del B&B
la casetta nel bosco
Mercatello - Perugia
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"Arcicuco32"
realizzato per la Sagra dei Cuchi
Nove - Vicenza
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"Penelope e la rugiada"
installazione per la festa della ceramica "Portoni Aperti"
Nove - Vicenza
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dal 1976 al 1991 partecipazioni a mostre commerciali quali Mostra dell'Artigianato - Firenze Salone del Mobile - Milano Gift - Firenze Macef - Milano Regaloitalia - Vicenza Accent on Design - New York |
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Collaborazioni con designers per la realizzazione di prototipi e piccole serie di componenti destinati all'industria o di oggetti destinati alla commercializzazione |
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...questa è la parte in evoluzione!
...la specificità della lavorazione.....hole by hole...
buco dopo buco...uno alla volta...a mano!
porta praticamente alla produzione di PEZZI UNICI!
C'è una forma....c'è una traccia, un soggetto...
e su questo si lavora....
intervenendo....spermentando....evolvendo, spero....
sia la forma che il decoro.
Questo fa si che la collezzione di lampade sia terreno di continua sperimentazione...
..al momento il mio lavoro è rivolto al controllo, e quindi all'uso,
di un difetto che deriva da una proprietà della porcellana:
la vetrificazione è la proprietà che dà compattezza ...e tutto il resto...
al materiale....ma per ottenerla bisogna portare lo stesso
alla soglia di fusione.....e questo ne favorisce la deformazione...
il difetto!
Quindi la sfida:
"DEFORMAZIONE CONTROLLATA!"
...per ottenere "forme spontanee".
Il materiale fotografico che segue....NON è opera di Oliviero Toscani...
come potete ben vedere!...
ha il solo scopo di dare una panoramica di quello che sto ottenendo
a livello formale e di decoro...
è abbastanza aggiornato ma sono presenti ancora vecchie foto di repertorio...
"piatte e impastate"...abbiate fede!....aggiornerò pure quelle...
...compatibilmente con le esigenze di servizio!
PS:... di solito il materiale fotografico è di lunga migliore della realtà....
in questo caso è esattamente l'opposto!!!
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AutsAider's Story | |||||
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Soltanto in questi ultimi anni si è sviluppato un certo interesse,
unito a una curiosità sempre crescente, per i fischietti in terracotta.
Non ancora tutti sanno però che l'esistenza di questi umili oggetti-fischio
ha origini antichissime. |
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provenienza N.W. Lazio
sec. XIV - collezione G. Ricci |
Tracciare le tappe di un itinerario storico dei fischietti
risulta impresa quasi impossibile.
Le zone geografiche dove sono stati rinvenuti si
estendono come i millenni che hanno presieduto
al rito della loro fabbricazione.
Sull'origine ed il significato dei fischietti in terracotta
molte ipotesi, a volte contrastanti tra loro, sono state
avanzate...ma risulta ancora difficile ricostruire,
in un'organico tessuto storico e critico, le varie fasi
di sviluppo di questa particolare tradizione artigianale.
Alcune testimonianze bibliografiche documentano che,
in base al metodo della manipolazione, le vicende di
questi oggetti si possono far risalire alla scoperta
della stessa ceramica. |
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I fischietti quindi, coevi al materiale che li ha prodotti,
"sono", esistono e vincono, con la loro presenza
costante e variopinta, gli scomparti temporali
e le differenti civiltà.
Testimoni dei giochi dei piccoli egiziani,
oggetti carichi di fato per gli antichi romani,
ornamenti funerari di tombe precolombiane,
propizi apportatori di fertilità
e di abbondanza per greci e celti....
seguono e definiscono con la loro presenza
le tappe del percorso degli uomini. |
Grotta di Cala Schizzo
sec. XIV - Torre a Mare/Ba coll. G. Ricci |
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L'origine della loro forma è remota e si può affermare che derivino,
con molta probabilità, da soggetti magico-rituali che si sono andati
via via trasformando in giocattoli. In questa particolare prospettiva
potrebbero anche essere avvicinati ad un'altro gioco antichissimo....
quale quello della bambola.
I fischietti potrebbero essere dunque, secondo alcune affermazioni del Perolini...
"...gli ultimi discendenti, sopravvivenze di giocattoli arcaici,
come la trottola, strumento per indovini e stregoni...
o la palla, mezzo per rappresentazioni rituali".
(1970) |
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Con il passare del tempo,il fischietto ha assunto diversi significati,
a seconda degli stimoli e degli imprestiti sociali e culturali del periodo
in cui veniva fabbricato. La sua origine, essenzialmente magica
con valenze ludiche, si carica di simbologie e valenze nuove
quali quella estetica o quella di "richiamo".
Nel Basso Medio Evo si ha la prova concreta che esistessero dei fischietti
che avevano la funzione specifica di allontanare il malocchio e gli spiriti maligni.
Si collocavano all'interno delle culle, sempre ai margini quindi tra magia
e referente ludico, o venivano murati vicino ai caminetti
per tenere lontane forze misteriose e nemiche. |
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Il nome dei "CUCHI", ossia i fischietti veneti, deriva forse
dall'antico detto proverbiale "vecchio come il cucco",
il quale stava ad evidenziare le sequenze canore
ripetitive del cuculo. Elementi divinatori quindi che si
intrecciano con le più romantiche e suggestive usanze
di giovani innamorati, i quali erano soliti donare alla
fanciulla del proprio cuore un colorato "cuco", sovente
a forma di uccellino, come pegno del loro sentimento....
e non ci sembra il caso di sottolineare l'allusione
un poco.....maliziosa....che determina la scelta.
Una particolare importanza riveste la valenza di "richiamo"
di queste ceramiche a fiato, le cui funzioni permettevano
all'uomo di ottenere suoni al di sopra delle sue possibilità
foniche, suoni che potevano essere simili o iterazioni
o mascherature della sua voce naturale. |
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"gaèto"
terracotta policroma - Nove, fine '800 |
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I primi fischietti erano stati ideati dapprima con sembianze atte a ricalcare
vari tipi di uccelli, mentre poi le loro raffigurazioni si sono estese ad altri
modelli zoomorfi e antropomorfi,
espandendo un'altra loro caratteristica che è quella della vena satirica.
In tempi più recenti, i vari personaggi quali frati, carabinieri, sindaci,
determinate figure politiche e del mondo dello spettacolo testimoniano un tributo
alla tradizione ma "danno fiato" anche ad un implicito e giocoso
riferimento caricaturistico. |
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Piccolo universo popolare realizzato con materiali
poveri ma estremamente costruito e prezioso
nell'ornato come nelle tecniche sempre più sofisticate
che animano e costituiscono la parte fischiante. Tratto
demarcante, questo è il denominatore comune
che li associa e li rende riconoscibili pur nelle loro
forme più svariate. La dinamica costruttiva di
questo elmento...i particolari fori praticati e il soffio
labiale spinto contro l'ostacolo... produce una specie di
magiche modulazioni sonore. La loro manipolazione e
gli ingredienti che li compongono ci inducono poi a
pensarli come una copia, in scala artigianale e ridotta,
della divina creazione. Una sfida o avvicinamento a Dei,
condotta con gli elementi primordiali ricollegabili
all'aria, al fuoco, alla terra...ed all'acqua.
Animare, dar soffio alla creta è dunque sfida
imitativa al proprio creatore, anelito della potenza
divina ma anche desiderio di sdrammatizzare |
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"pavonsìn"
terracotta policroma - Nove, fine '800 |
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e ricondurre la cosa creata a dimensioni più realistiche....
a sensazioni più conosciute.
Oggetti carichi di simboli antichi, dal suono evocatore e magico...
i fischietti in terracotta attirano ancora oggi l'attenzione del pubblico che affolla
sagre e fiere paesane come visitatori attenti di mostre e rassegne
specialistiche a loro consacrate.
Sempre più di frequente sono diventati anche oggetto di collezione,
con una loro quotazione che li equipara alle altre forme
di arte povera e popolare. |
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Serie di Gallinelle - terracotta policroma - Giovanni Brunello, anteriori al 1950
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Un "very danke" a Gianfranco e Vania Valente
del Museo dei Cuchi di Roana - Vicenza, per il materiale .....testo e "foto storiche".... |
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