sante segato alias el salbaneo    tel. 3703604521
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La storia comincia a Sale, 
provincia di Alessandria, 
il 3 novembre 1952.....
quando, da genitori veneti in "trasferta"...                
nasce Sante Segato!
Rientrato sul "patrio suolo"                
in tenera età, compie gli studi dell'obbligo....
e spintosi oltre, termina col diplomarsi 
nel '71 all'Istituto Statale d'Arte per 
la Ceramica in quel di Nove....
amena cittadina del bassanese, 
in vista del "sacro" Monte Grappa. 
Dopo aver portato le stellette 
per 15 mesi 15...
nel "glorioso" corpo degli Alpini....
decide di tuffarsi nel rutilante 
"mondo del lavoro"!!!!!
            
Ha varie e svariate esperienze, tra le quali una "prolungata" 
permanenza in un'agenzia pubblicitaria...che "segnerà" la sua esistenza,
pensando di "saper fare" della ceramica....(visto che lo aveva studiato!)
nel 1976 DC...inizia l'odissea del Salbaneo!!!

...el salbaneo...questo sconosciuto...

Comincia a sperimentare l"alta temperatura": 1280°:
con il gres prima, e a seguire la porcellana, comincia un lavoro di ricerca, sia formale...
che di qualità, nella produzione di piccola serie.
Nel l' 82 il primo riconoscimento:
 "TERRA&TERRA UNO" qualità e ricerca nella piccola serie"
...a Cerro di Laveno Mombello.

Inizia così a misurarsi con una costante presenza a mostre...
sopratutto commerciali....e concorsi;  collabora con artisti e designer 
nella realizzazione di prototipi e produzioni destinate alla commercializzazione.

La sua attività di ceramista "curioso" si esprime nella produzione di un'oggettistica
che spazia dal  design "pulito" dei primi oggetti d'uso alla vena ironica cominciata
con i complementi d'arredo....che continua con i "cuchi" ( i "fischietti" veneti )..
dalla compattezza del refrattario, con cui realizza le "costruzioni"...
alla leggerezza della porcellana.....con la quale sviluppa una serie di oggetti ...
in buona parte "luminosi"....che "sfidano" la porcellana stessa.

"...stèto fermo!?!...te me pàri 'n salbaneo!!!"
                                 ...vuoi stare fermo!?!....mi sembri un salbaneo!!! 

...così mi diceva spesso mia nonna! 
Come si può capire, le informazioni che ho, sono...esclusivamente
acquisite da quella che comunemente viene definita "cultura orale"... 
quella"passata di bocca in bocca"
Prima cosa che si può intuire....è che "salbaneo" è anche sinonimo
di "movimento"....non té sté mai fermo!" (non stai mai fermo!)...tant'è vero
che anche il riflesso che si fa con lo specchio, per giocare, qualcuno
lo chiama "salbaneo".

Poi c'è l'aspetto, per così dire,...esterno... "el salbaneo" era anche usato
come spauracchio....."non uscire con il buio che c'è il salbaneo!"
In questo caso veniva richiamata la figura, l'iconografia del "salbaneo"...
un diavoletto rosso..., che non stava mai fermo, dispettoso,...
ne combinava di tutti i colori....
dava fuoco ai pagliai...
annodava la coda alle mucche....
era in pratica responsabile di tutti i malanni
della vita contadina, dall'autocombustione dei
fienili al "bùrlare dee vache'n stàla" (il continuo
muggire delle mucche nella stalla).....
per le ragazze da marito poooiiii.....
era un vero pericolo.......metteva in pericolo
la loro verginità!....vivace e dispettoso,
ma comunque accativante, anche se in
alcune zone assumeva aspetti un po' 
vampireschi...."sanguaneo"!....
in altre manteneva le caratteristiche bonarie,
cambiando leggermente la denominazione...
"salvaneo"...forse da selva...bosco.
 ...piccolo inciso: l'immagine a lato riprodotta è tratta da
   una vecchia  stampa, e raffigura il diavolo
   "che fa morire dal ridere"....non ricordo il nome specifico...
   comunque corrisponde abbastanza all'idea che
   mi ero fatto del "salbaneo" nel mio immaginario infantile.
                

Questa figura è comunque presente nella tradizione popolare....direi di
tutte le regioni che hanno una tradizione contadina...con diversi nomi...
ovviamente...
...so di un "mazzariòl"...nel trevisano....un "guriuz" in friuli....e di un "scarcagniulu" 
o "lauru" nel leccese...
( a questo proposito...se qualcuno può contribuire con altre "figure"...ben'accetto!)
...ma sempre con la "figura" del diavoletto rosso...del satiro ...

...io ho adottato questa sintesi, per raccontarlo...

        el salbaneo:  traduzione più o meno letterale de il folletto in
                                      dialetto vicentino;
                                      figura di probabile origine nordica, raffigurato
                                      generalmente come satiro, con caratterizzazioni
                                      diverse di zona in zona.
          
...l'origine nordica, secondo me è data dall connotazione in qualche 
modo pagana...legata al mondo della divinità e delle figure protagoniste
dei riti della cultura della terra..cultura, a mio modo di vedere,
più radicata nel nord europa, più protestante che cattolica...non a caso,
...ho comunque trovato conferma, in parte, a queste mie informazioni,
in alcune citazioni in rubriche "popolari" pubblicate dal Giornale di Vicenza,
quotidiano locale.......
           
 
 

	  ....dalla"coda"....del salbaneo...nasce        
	   il segno grafico inserito nel logo dell'azienda...
	  
 

logotipo "prima edizione"....1976...
      

marchio"a secco" 
per tutta la produzione della linea "food"......gres e porcellana...
	 

"outline" a secco... 
per la limitata produzione manuale al tornio....
	  

logotipo "rinfrescato"
con l'introduzione della porcellana....nell'84...
	 

primo marchio a secco per la linea "miks"...
	 

...e marchio a secco, ultima versione, per la linea "miks"...
oggettistica....
(qualche volta abbinato alla firma del design, sempre a secco)
diventato poi definitivo anche per la grafica..."aziendale".
	 
Dalla fine degli anni novanta c'è pure la decalcomania cobalto.....
ultima versione: 2015
...........

	 
   
 

....quello che mi interessa...che mi affascina....
che mi emoziona...è la
"materia"!
...in tutti i suoi aspetti,
e avendo scelto di lavorare la "materia",
terra, nello  specifico...
ho sempre puntato a valorizzare,
a mettere in risalto le peculiarità...
le "propietà" specifiche del "materiale".

Da questa premessa,
la scelta di produrre ad "alta temperatura"....
1280°!

I materiali che reggono i 1280°...
(gres e porcellana...)
hanno caratteristiche tecniche notevoli,
date dal fatto che raggiungono la soglia della
"fusione"......quindi "vetrificano"....
acquisendo una compattezza vitrea, appunto....
che, in soldoni, vuol dire che oltre ad una maggiore
resistenza meccanica agli urti,
(quindi ottimi per la produzione di oggetti d'uso...)
sono pure impermeabili....
non assorbono!
...questo ne permette l'uso senza rivestimento,
avendo così la possibilità di mettere in risalto
"tutte" le caratteristiche del materiale...
dal colore alla "grana"...
aggiungendo alla semplice esperienza visiva
anche quella tattile.

Oggetti, quindi, non solo da guardare....
ma da toccare....usare....

..."VIVERE"!
     
 
     
     
 


La mia ricerca è cominciata con il gres...
oggetti d'uso...stoviglieria!
...ma il gres ha "colore"!
un'handicap per la "tradizione" del piatto!

Affrontando la porcellana mi sono chiesto cosa
potesse dare in più del gres...
oltre a piatti e oggetti "bianchi"!
...la porcellana è un gres "pulito"...
( o meglio, è il gres che è una porcellana "sporca")...
non ha impurità che le diano colore,
al massimo la puoi "virare" al blu cuocendola in
ambiente "riducente" (povero di ossigeno)...
puoi però lavorare sugli spessori,
ed a spessori sottili la "vetrificazione"
la rende "traslucida"!
...e cosa meglio della "luce"
per esaltarne questa propietà?!

Ed oltre agli spessori i "buchi",
per sfidare...provare a spostare i "limiti" del materiale!
Nascono così i "merletti"!
Nascono "oggetti luminosi" dove il vuoto avanza,
contendendo la scena alla materia...
ma se questa contesa può esserci su un'oggetto spento...
dove la contesa è in "bianco e nero" (materia e vuoto)...
una volta "acceso" il vuoto diventa luce....
e la materia, con le sue trasparenze,
acquista colore...corpo...
"VITA"!
...tornando protagonista...emozionando...
e lasciando l'interlocutore incredulo, quando
alla domanda: ...ma cos'è? ...gli si risponde:

PORCELLANA!
     
 
     
 

costituzione de "el salbaneo" ed inizio della produzione in
piccola serie di oggetti in gres
 
 
Terra & Terra Uno

qualità e ricerca nella piccola serie
Cerro di Laveno Mombello - Varese
 
 
Giovani Ceranisti Veneti
38° Salone Internazionale della Ceramica Porcellana e Vetro
Vicenza
 
Personale
galleria La Scelta - Trieste
 
 
 

inizio produzione di oggetti decorativi e complementi d'arredo
con l'introduzione della porcellana
 
 

Concorso oggetto o elemento per la decorazione della casa
Fiera di Padova - opera selezionata design Stefano Vicari
 
 

Arti Decorative - Forme e Colori
Triennale di Milano
 
 
 
Mostra Convegno Koinè
Concorso per un'oggetto liturgico - opera selezionata
Vicenza
 

Mostra della Ceramica Città di Castellamonte
Castellamonte - Torino
 
 
Empire Fire Building
elaborazione su una stufa di e per Ceramica Castellamonte
Castellamonte - Torino
 
1^ Rassegna Biennale Internazionale
del Fischietto in Terracotta
Canove di Roana - Vicenza
 
 
 
Abitare il Tempo
Verona
Regione Veneto - collaborazione con Franco Poli
 
 
Abitare il Tempo
Verona
"una regione in un vaso" collaborazione con Franco Poli
 
Mostra della Ceramica Città di Castellamonte
Castellamonte - Torino
 
2^ Rassegna Biennale Internazionale
del Fischietto in Terracotta
Canove di Roana - Vicenza
 
 
 
 

Mostra della Ceramica Città di Castellamonte
Castellamonte - Torino
 
 
3^ Rassegna Biennale Internazionale 
del Fischietto in Terracotta
Canove di Roana - Vicenza
 
 
Mostra della Ceramica Città di Castellamonte
Castellamonte - Torino
 
4^ Rassegna Biennale Internazionale
del Fischietto in Terracotta
Canove di Roana - Vicenza
 
 
 
Palladium Fire Building
elaborazione su una stufa di e per Ceramica Castellamonte
Castellamonte - Torino
 
 
5^ Rassegna Biennale Internazionale
del Fischietto in Terracotta
Canove di Roana - Vicenza
 
 
collettiva
Vicenza
 
 

Acquedotto ovvero "giro d'acqua piovana"
istallazione nel Giardino dell'Arte presso l'ISA Felice Faccio
di Castellamonte  - Torino
 
6^ Rassegna Biennale Internazionale
del Fischietto in terracotta
Canove di Roana - Vicenza
 
 
 

3° Concorso Internazionale dei Cuchi Città di Asolo
Asolo - Treviso
 
 
7^ Rassegna Biennale Internazionale
del Fischietto in Terracotta
2° classificato
Canove di Roana - Vicenza
 
1^ mostra concorso sui fischietti in terracotta
Fammi un Fischio
"Fischietto più simpatico" nominato all'unanimità 
dalla giuria popolare e dalla giuria dei bambini
Pertusio - Torino
 
 
 
i "giochi" del salbaneo
interventi ceramici nell'ambiente 
dell'Hotel Cernia - isola botanica
Capo Sant'Andrea - Isola d'Elba
su iniziativa di Gulliver e con la disponibilità del Cernia
 
Ultratavola
selezione di oggetti a cura di ADI Nord Est
Abitare il Tempo - Verona
 
2^ mostra concorso sui fischietti in terracotta
Fammi un Fischio
1° premio assegnato dalla Giuria degli Adulti
Pertusio - Torino
 

7° Concorso nazionale del fischietto
"Nino Fiumara"
Premio del Presidente della Giuria all'umorismo creativo
Moncalieri - Torino
 
 
 
 
 

19^ Mostra concorso del fischietto in terracotta
"Citta di Rutigliano" 
Premio acquisto della Giuria Tecnica
Rutigliano - Bari
 
1° Premio Nazionale
"Pitòciu a Castellamonte" Fornace 1814 
organizzato da Ceramica Cielle
2° classificato nella sezione tradizione
Castellamonte - Torino
 

8^ Rassegna Biennale Internazionale
del Fischietto in Terracotta
Canove di Roana - Vicenza
 

3^ mostra concorso sui fischietti in terracotta
Fammi un Fischio
Pertusio - Torino
 
 
 
 
 

4^ mostra concorso sui fischietti in terracotta
Fammi un Fischio
Pertusio - Torino
 
 

"Rugiada 44"
installazione nel giardino del B&B 
la casetta nel bosco
Mercatello - Perugia
 
"Arcicuco32"
realizzato per la Sagra dei Cuchi 
Nove - Vicenza
 
"Penelope e la rugiada"
installazione per la festa della ceramica "Portoni Aperti" 
Nove - Vicenza
dal 1976 al 1991 partecipazioni a mostre commerciali quali
	

Mostra dell'Artigianato - Firenze
Salone del Mobile - Milano
Gift - Firenze
Macef - Milano
Regaloitalia - Vicenza
Accent on Design - New York
Collaborazioni con designers per la realizzazione di prototipi
e piccole serie di componenti destinati all'industria
o di oggetti destinati alla commercializzazione
 
       
 
     
           
...2° posto  nella sezione tradizione....
"l'opera si segnala per la rivisitazione di un modello illustre,
tradotto in modo accogliente"
Il pitòciu

Per i castellamontesi la parola pitòciu sottintende, in generale
qualsiasi rappresentazione della figura umana in terracotta di Castellamonte.
"Pitòciu" è una parola esclusivamente castellamontese,
che, successivamente, nel tempo,
si è diffusa anche nei centri limitrofi.

I pitòciu, ometti in terracotta, figure caricaturali
brevilinee, sproporzionate, grandi teste, 
corte di gambe, e nel busto quasi nanesche,
che rappresentavano personaggi popolari senza
alcuna valenza sacrale o di qualsivoglia
sudditanza
 (forse è da ciò che deriva la loro simpatia).

Venivano posti sui comignoli, sugli abbaini,
sulle recinzioni, nei giardini e più recentemente
nei salotti.

Per alcuni studiosi erano considerati 
scacciaguai e portafortuna.

La maggior produzione avviene nell'ottocento,
ma per alcuni storici, l'inizio sembra
essere già nel settecento.
"annusatore di tabacco"
 
Il pitòciu più famoso è senza dubbio
il maestro "ciafrèi",
"Chiaffredo", un maestro elementare
operante a Castellamonte e attribuito
allo scultore Michelangelo Barengo,
anche se alcuni datano l'opera
alla prima metà dell'ottocento.


Le sculture-pitòciu avevano un'alezza 
che variava dai 60 ai 90 centimetri.
"Maestro Ciafrèi"
...cenni storici tratti dal bando del "premio fornace 1814" edito da Ceramica Cielle....
       
   
       
           
   
   
   
       
       
www.legnomagia.it www.hiromikim.com
  www.arcadeavec.com  
   
  www.bosatrade.com  
       
   
   
  www.puntosoave.it  
       
   
       
   
       
   
       
 
   
       
 
       
   
   
   
 
       
   
       
   
   
   
 
       
       
   
       
       
   
       
           
           
   

	...dejavù!    

Di queste "bestie" di 500 millimetri....
...potevo dire 50 centimetri...ma un "500" è "sicuramente" più grande!!!...
...dicevo... di queste "bestie" al momento ne esistono 4 esemplari 4...
"unici" nel decoro...o nella forma....grazie al "gomito"!

Ma andiamo con ordine.
Nell'ormai lontano '93...circa... mi è arrivato un bando per il concorso 
che si tiene ....penso annualmente....ad Albissola, Liguria...
"terra di ceramica" anche quella.
Per formazione culturale mia, mi ritengo "un'artigiano" e non "un'artista"...
e ovviamente per me, l'artigiano viene PRIMA dell'artista....
ma solo per me....e pochi altri...
e nei "concorsi" in genere è esattamente l'opposto!
...nonostante la mia repulsione per questo genere di manifestazioni,
per i succitati motivi,...mi son detto "proviamo!"
...stavo sperimentando i "buchi"...senza luce...
fasce di decoro su contenitori più o meno grandi...
avevo una "forma" di dimensioni notevoli considerando la porcellana
come materiale di produzione....
e ai "concorsi" è "molto" importante il "volume"!...
...ho pensato: "ne faccio una tutta forata....se ci riesco...
ci metto dentro una lampadina....e li faccio schiattare!"

...e così è nato il
"vaso di frutta"
       

...non subito però...
...perchè non avevo considerato il "gomito"!

Dovete sapere che una volta colata la forma e ridotta a "merletto"
buco dopo buco...è fatta la parte più lunga del lavoro...
...ma non la più delicata...AHIME'!
Una volta essicato il pezzo deve essere "finito"...
si devono togliere tutte le "bave" formatesi nel traforo...
e non solo esternamente....ma anche DENTRO!
...e un "pezzo" così...allo stato "secco" è......è.....
delicato "come le tette della regina"!!!
Non ha nessuna tenuta!....è tutto una "frattura prestabilita"!
Ogni volta che si deve "manipolare" è un rischio "CRAK!"
...per questo pensavo SE CI RIESCO!...

Ciò nonostante dopo 15/20 giorni di "osservazione" del pezzo traforato,
e infinite ipotesi sulla metodologia d'approccio ed esecuzione della finitura....
con la fronte perlata di freddi sudori, mi sono accinto all'operazione,
pensando che quel giorno il mio equilibrio psico-fisico fosse adeguato alla bisogna...
...pensavo...

...altra cosa che dovete sapere è che la porcellana 
in fase di cottura ritira dal 12 al 15 %...
quindi se voglio ottenere un pezzo finito alto 50
devo partire da una forma alta circa 65...
per "finire" l'interno...in fondo....bisogna infilare il braccio
dall'imboccatura ovviamente.....e ovviamente
NON TOCCARE ASSOLUTAMENTE LA BOCCA DEL PEZZO!
...io, che non sono un "Vatusso"...
ho qualche difficoltà nell'eseguire questa operazione
evitando che il bordo medesimo mi solletichi l'ascella....
ma con la dovuta concentrazione e relativa perdita di sali minerali,
sono riuscito a "pulire" ...diciamo il terzo inferiore....
a quel punto l'operazione cominciava a diventare più agevole
e ho cominciato a pensare che il più era fatto....
ERRORE!!!
...non avevo considerato il "gomito"!!!
Un'attimo di rilassamento è stato fatale!
...invece di "salire" con il busto e mantenere così il braccio teso...
sono "salito" con la mano....ho piegato leggermente il braccio....
e il "gomito" è andato ad accarezzare il bordo dell'imboccatura....
il quale,...bordo..., ha avuto da ridire e se n'è andato...
portando con sé parte del traforo!
..e lì mi sono ipotecato il "Giubileo" c'avea da venire!!!!

Ed è così che del primo pezzo me n'è rimasto un 3/4....
diciamo una "mezza stagione"...
quello che vedete in foto è riuscito al secondo tentetivo....
fatto con il braccio ingessato!!!!

Direte: Ma come fa a ricordare tutta 'sta solfa?...
dopo tutto 'sto tempo?...

...osservare i pezzi all'inizio...prego...
...sono DUE!...ANCHE 'STA VOLTA!!!
BOIA FAUST!!!

...ma per finire la "storia"...
il pezzo l'ho fatto....ho inviato i fotocolor al "concorso"...
...e indovinate un po'?!
"NON AMMESSO!"

...evidentemente non c'è abbastanza "Arte" nel mio mestiere!

L'ho presentato nel '95 a Castellamonte....e non l'ho più visto...
è stato acquistato!...
e lì è cominciata la mia "collezzione traforata".

Ora mi è stato chiesto di fare una "riedizione"...
ho accettato la sfida "volentieri"...
e a parte il decoro è stata proprio una
"RIEDIZIONE"!!!

BUONA LA SECONDA!!!
    
       
    Arcugnano, giugno 2001    



...nel 2005 ne ho fatto un'altro...
questa volta "BUONA LA PRIMA!"...
"flora, fauna e cemento"
citando un vecchio album delle Orme,
gruppo pop di terra veneta....Mestre....
subito ribattezzato "central park"
dal buon Anselmi di Gulliver
(il "mio" gallerista dell'Isola d'Elba)....

       


 ...e visto che è stato "apprezzato",
e per non "perdere la mano"....
ne ho fatto altri due,
uno nel 2006, in occasione della mostra al "Cernia",
e uno nel 2007 per un'evento in "casa".....Vicenza.

Quindi ora in totale le "bestie" sono sette....
ma penso proprio che....

CONTINUA.....
   
...eVualà!.......2011....

...un'omaggio a Henri Rousseau...."il Doganiere",
un'assemblaggio di "particolari" tratti da un tot di suoi dipinti, per creare una mia
    "Giungla del Doganiere".

Ne ho fatti 4.......i primi due son stati "studi", per trovare i fori "giusti"....
quindi...
"buona la terza e la quarta"! 
           
           

	...questa è la parte in evoluzione!
...la specificità della lavorazione.....hole by hole...
buco dopo buco...uno alla volta...a mano!
porta praticamente alla produzione di PEZZI UNICI!
C'è una forma....c'è una traccia, un soggetto...
e su questo si lavora....
intervenendo....spermentando....evolvendo, spero....
sia la forma che il decoro.

Questo fa si che la collezzione di lampade sia terreno di continua sperimentazione...
..al momento il mio lavoro è rivolto al controllo, e quindi all'uso,
di un difetto che deriva da una proprietà della porcellana:
la vetrificazione è la proprietà che dà compattezza ...e tutto il resto...
al materiale....ma per ottenerla bisogna portare lo stesso
alla soglia di fusione.....e questo ne favorisce la deformazione...
il difetto!
Quindi la sfida:
"DEFORMAZIONE CONTROLLATA!"
...per ottenere "forme spontanee".

Il materiale fotografico che segue....NON è opera di Oliviero Toscani...
come potete ben vedere!...
ha il solo scopo di dare una panoramica di quello che sto ottenendo
a livello formale e di decoro...
è abbastanza aggiornato ma sono presenti ancora vecchie foto di repertorio...
"piatte e impastate"...abbiate fede!....aggiornerò pure quelle...
...compatibilmente con le esigenze di servizio!

PS:... di solito il materiale fotografico è di lunga migliore della realtà....
in questo caso è esattamente l'opposto!!!
   
   
       
   
   
       
       
   
   
   
 
       
           
   
   
       
   
   
   
       
   
    AutsAider's Story    
       
   
       
   
           
           

 

 


...'e robe del Salbaneo" sono contenitori orizzontali o vertcali con usi base
sviluppati nella dimensione, un'omogeneo.....elastico!
Scelta suggerita?....anche!
comunque inventata......comunque interpretabile!
Unico intervento decorativo: la cristallina.
Dove facilita la pulizia non si discute...
e dove ci può anche stare la si mette.
C'è e non c'è!....lucido opaco.... liscio e satinato....
"robe" da guardare....da toccare....da usare....
...da vivere!
Realizzate con tecniche tradizionali...colaggio e "calibro"....
...ovviamente in armonia con i Sig:ri Gres e Porcellana....
tutt'altro che docili...
rivestite per immersione o areografo...
quasi sempre monocottura.....1280° C....
...succede di tutto....la maggior parte, comunque...
si assomiglia!
"...ai posteri l'ardua sentenza.".....A. Manzoni, "5 Maggio"...

...da una presentazione dell'82...rivista e corretta.....
       
bic
           
   
   
   
   
       
   
   
       
   
   
           
   
       
   
   
   
       
   
   
 
   
       
   
       
           
           
           
Soltanto in questi ultimi anni si è sviluppato un certo interesse,
unito a una curiosità sempre crescente, per i fischietti in terracotta.
Non ancora tutti sanno però che l'esistenza di questi umili oggetti-fischio
                                            ha origini antichissime.
provenienza  N.W. Lazio
sec. XIV - collezione G. Ricci

Tracciare le tappe di un itinerario storico dei fischietti
risulta impresa quasi impossibile.
Le zone geografiche dove sono stati rinvenuti si 
estendono come i millenni che hanno presieduto
 al rito della loro fabbricazione.
Sull'origine ed il significato dei fischietti in terracotta
 molte ipotesi, a volte contrastanti tra loro, sono state
 avanzate...ma risulta ancora difficile ricostruire, 
in un'organico tessuto storico e critico, le varie fasi
 di sviluppo di questa particolare tradizione artigianale.
Alcune testimonianze bibliografiche documentano che,
in base al metodo della manipolazione, le vicende di
 questi oggetti si possono far risalire alla scoperta
 della stessa ceramica.

	I fischietti quindi, coevi al materiale che li ha prodotti,
	"sono", esistono e vincono, con la loro presenza 
costante e variopinta, gli scomparti temporali 
e le differenti civiltà.
Testimoni dei giochi dei piccoli egiziani,
oggetti carichi di fato per gli antichi romani,
ornamenti funerari di tombe precolombiane,
propizi apportatori di fertilità
 e di abbondanza per greci e celti....
seguono e definiscono con la loro presenza
le tappe del percorso degli uomini.
Grotta di Cala Schizzo
sec. XIV - Torre a Mare/Ba    coll. G. Ricci


L'origine della loro forma è remota e si può affermare che derivino,
con molta probabilità, da soggetti magico-rituali che si sono andati
via via trasformando in giocattoli. In questa particolare prospettiva
potrebbero anche essere avvicinati ad un'altro gioco antichissimo....
quale quello della bambola.

I fischietti potrebbero essere dunque, secondo alcune affermazioni del Perolini...

"...gli ultimi discendenti, sopravvivenze di giocattoli arcaici,
come la trottola, strumento per indovini e stregoni...
o la palla, mezzo per rappresentazioni rituali".
(1970)
 Con il passare del tempo,il fischietto ha assunto diversi significati,
a seconda degli stimoli e degli imprestiti sociali e culturali del periodo
in cui veniva fabbricato. La sua origine, essenzialmente magica 
con valenze ludiche, si carica di simbologie e valenze nuove
quali quella estetica o quella di "richiamo".

Nel Basso Medio Evo si ha la prova concreta che esistessero dei fischietti
che avevano la funzione specifica di allontanare il malocchio e gli spiriti maligni.
Si collocavano all'interno delle culle, sempre ai margini quindi tra magia
e referente ludico, o venivano murati vicino ai caminetti
per tenere lontane forze misteriose e nemiche.

Il nome dei "CUCHI", ossia i fischietti veneti, deriva forse
dall'antico detto proverbiale "vecchio come il cucco",
il quale stava ad evidenziare le sequenze canore 
ripetitive del cuculo.  Elementi divinatori quindi che si 
intrecciano con le più romantiche e suggestive usanze
di giovani innamorati,  i quali erano soliti donare alla
fanciulla del proprio cuore un colorato "cuco", sovente 
a forma di uccellino,  come pegno del loro sentimento....
e non ci sembra il caso di sottolineare l'allusione 
un poco.....maliziosa....che determina la scelta.

Una particolare importanza riveste la valenza di "richiamo" 
di queste ceramiche a fiato, le cui funzioni  permettevano
all'uomo di ottenere suoni al di sopra delle sue possibilità 
foniche, suoni che potevano essere simili o iterazioni
o mascherature della sua voce naturale.
"gaèto"
terracotta policroma - Nove, fine '800

I primi fischietti erano stati ideati dapprima con sembianze atte a ricalcare
vari tipi di uccelli, mentre poi le loro raffigurazioni si sono estese ad altri
modelli zoomorfi e antropomorfi,
espandendo un'altra loro caratteristica che è quella della vena satirica.
In tempi più recenti, i vari personaggi quali frati, carabinieri, sindaci,
determinate figure politiche e del mondo dello spettacolo testimoniano un tributo
alla tradizione ma "danno fiato" anche ad un implicito e giocoso
riferimento caricaturistico.                                                
 
Piccolo universo popolare realizzato con materiali  
poveri ma estremamente costruito e prezioso  
nell'ornato come nelle tecniche sempre più sofisticate  
che animano e costituiscono la parte fischiante. Tratto 
demarcante, questo è il denominatore comune 
che li associa e li rende riconoscibili pur nelle loro 
forme più svariate. La dinamica costruttiva di
questo elmento...i particolari fori praticati e il soffio
labiale spinto contro l'ostacolo... produce una specie di 
 magiche modulazioni sonore. La loro manipolazione e 
gli ingredienti che li compongono ci inducono poi a 
pensarli come una copia, in scala artigianale e ridotta, 
della divina creazione. Una sfida o avvicinamento a Dei, 
condotta con gli elementi primordiali ricollegabili 
all'aria, al fuoco, alla terra...ed all'acqua. 
Animare, dar soffio alla creta è dunque sfida 
imitativa al proprio creatore, anelito della potenza
divina ma anche desiderio di sdrammatizzare 
"pavonsìn"
terracotta policroma - Nove, fine '800
e ricondurre la cosa creata a dimensioni più realistiche....                                                
a sensazioni più conosciute.

Oggetti carichi di simboli antichi, dal suono evocatore e magico...
i fischietti in terracotta attirano ancora oggi l'attenzione del pubblico che affolla
sagre e fiere paesane come visitatori attenti di mostre e rassegne
specialistiche a loro consacrate.
Sempre più di frequente sono diventati anche oggetto di collezione,
con una loro quotazione che li equipara alle altre forme
di arte povera e popolare.
Serie di Gallinelle -  terracotta policroma -  Giovanni Brunello, anteriori al 1950
Un  "very danke"  a Gianfranco e Vania Valente
del Museo dei Cuchi di Roana - Vicenza,  per il materiale .....testo e "foto storiche"....
           
   
...come potete vedere nei vari link....
modelli....
prototipi...
piccole produzioni...
pezzi unici....
consulenze....
(che non si vedono!)

...."non tutto ma di tutto!"....appunto. 
   
       
       
   
       
   
   
     
       
   
   
     
   
   
       
   
       
   
     
In questo sito c'è un "tot" di quello che ho fatto....
e parte di quello che sto facendo...

....se qualcuno è interessato al mio lavoro,
o pensa che la mia esperienza possa essergli utile....
aDDDisssposiZZzione! 
       
...el salbaneo.
 

....la news stavolta è grossa...
    

ohHièssss!....31 dicembre 2024....el salbaneo snc chiude!
fine della storia...e con questo è cessata la produzione.

      

...la struttura produttiva smantellata....
    

  ...stampi distrutti....
    

  ...stabile vuotato.
    

....è rimasto un po' di magazzino del finito...
e l'esperienza che mi porto appresso.
Se vi interessa uno o l'altra potete contattarmi telefonicamente.
    

Ocs!...inutile dire ......alla prossima.... 
 

  anche se la "betoniera" continuerà a girare per altri lidi...
"comunque" e "nonostante"....